04.04.2025 20:00 - 21:45
Théâtre du Dé, Rue Principale 39, 1902 Evionnaz
35 franchi.
Teatro del Dé
Testo: Le Quatuor Bocal
Direzione di scena: Julie Burnier, Fred Ozier
Recitazione: Pascal Berney, Jérôme Delaloye, Christian Vez, Yvan Richardet
Tecnica: Léa Beloin
Costumi: Lorène Martin (Créa'Fil)
Arrangiamenti: Raoul Baumann, Jérôme Delaloye, Joséphine Maillefer, Dominique Tille, Yvan Richardet
Coproduzione: Théâtre l'Échandole
Mezzo secolo di storia della conquista dell'Occidente, con pepite musicali e un mucchio di burlesque. Il Quatuor Bocal continua la sua esplorazione a cappella del selvaggio West. Hanno giocato a fare i cowboy e gli indiani fin da quando erano bambini. Ora che hanno più di quarant'anni, si chiedono quali diligenze debbano ancora essere attaccate, quali spazi aperti debbano ancora essere conquistati e se lo sceriffo sia ancora dalla parte dei buoni.
Una distesa di natura selvaggia, milioni di bufali che si inseguono... Potresti piantare un palo in Oklahoma e sessanta ettari sarebbero tuoi. Nessun limite quindi? Una critica al sogno americano, naturalmente! Qualcosa di epico, (divertente), pieno di suspense, (divertente), con canzoni da saloon, (divertente) e momenti seri in cui si affondano gli occhi nel fuoco scoppiettante e la fronte si solca nel vento delle Montagne Rocciose...
Nota: Questo testo è stato tradotto da un software di traduzione automatica e non da un traduttore umano. Può contenere errori di traduzione.
Direzione di scena: Julie Burnier, Fred Ozier
Recitazione: Pascal Berney, Jérôme Delaloye, Christian Vez, Yvan Richardet
Tecnica: Léa Beloin
Costumi: Lorène Martin (Créa'Fil)
Arrangiamenti: Raoul Baumann, Jérôme Delaloye, Joséphine Maillefer, Dominique Tille, Yvan Richardet
Coproduzione: Théâtre l'Échandole
Mezzo secolo di storia della conquista dell'Occidente, con pepite musicali e un mucchio di burlesque. Il Quatuor Bocal continua la sua esplorazione a cappella del selvaggio West. Hanno giocato a fare i cowboy e gli indiani fin da quando erano bambini. Ora che hanno più di quarant'anni, si chiedono quali diligenze debbano ancora essere attaccate, quali spazi aperti debbano ancora essere conquistati e se lo sceriffo sia ancora dalla parte dei buoni.
Una distesa di natura selvaggia, milioni di bufali che si inseguono... Potresti piantare un palo in Oklahoma e sessanta ettari sarebbero tuoi. Nessun limite quindi? Una critica al sogno americano, naturalmente! Qualcosa di epico, (divertente), pieno di suspense, (divertente), con canzoni da saloon, (divertente) e momenti seri in cui si affondano gli occhi nel fuoco scoppiettante e la fronte si solca nel vento delle Montagne Rocciose...
Nota: Questo testo è stato tradotto da un software di traduzione automatica e non da un traduttore umano. Può contenere errori di traduzione.